Ristorante La Pedrera Soncino Chef Luca Zauterni

RISTORANTE LA PEDRERA “Cucina e Psicosi”

Chef: Luca Zuterni

Via: Brescia, 29 Soncino (CR)

Tel: 3406504676

Spesa Media escluso bevande: € 70,00

La mia valutazione:

Vi sono ristoranti capaci di restare immutati per oltre un secolo di storia.
Ve ne sono altri che, per ripartire, scelgono di stravolgere le regole e inscenare veri e propri terremoti ideologici e stilistici.
by chef Luca Zauterni

Non conoscevo questo Ristorante, me ne ha parlato un caro amico il quale, essendo di Cremona, ha insistito affinchè provassi la cucina dello chef..quindi eccomi qui.

All’interno del vasto parco dell’Oglio e dell’adiacente parco La Pedrera troviamo il ristorante del giovane Luca anno 1990. Perché non chef? Perchè Luca desidera che venga chiamato con il proprio nome anziché chef.
Una location in mezzo al nulla al verde fatta tutta di cemento all’esterno e nelle pareti interne.

Ambiente minimal con tavoli corten e nessuna mise en place; musica di sottofondo a mio parere troppo alta, ambiente inizialmente un po’ freddo ed una più che ottima accoglienza sia del maître/sommelier che da Luca stesso.

La proposta di Luca riflette la sua personalità – Estroso ed “esplosivo” –
Una cucina audace, spinta e creativa con contaminazioni di “molecolarità” e spunti tecnici non indifferenti

Preparazioni elaborate e ben fatte nonostante alcune di esse non perfettamente in equilibrio tra gli ingredienti.
Ne è un esempio il Carbonaro ha trovato l’argento (nel mio caso l’oro): Black cod, tamarindo, sake, foglia d’argento ed olio di sesamo e fondo di arrosto, un “assemblaggio” non perfettamente riuscito negli equilibri in quanto alcuni prevaricavano gli altri.
Meritevole Il Gambero al mare d’alghe e da bis il risotto

Il menù è ampio e si può scegliere tra 3 degustazioni:
€ 50,00 “gli inizi”
€ 80,00 “8 portate a mano libera”
€ 110,00 “12 portate a mano libera”
o semplicemente alla carta come ho fatto io.

Premesso che sono sempre molto dispiaciuto quanto vedo una sala ristorante semi-vuota in particolar modo il venerdì sera, l’attesa mi è parsa un po’ lunga tra una portata e l’altra.

In conclusione, lo chef (ops pardonne-moi) Luca dimostra molta ambizione, un sano coraggio, molta voglia di apprendere ed ampi margini e voglia di crescere, una cucina meritevole di una tappa gourmet.

L GIOCO DEI PIATTI

Il Piatto da bis:
Carnaroli allo spiedo

Il piatto che non (ri)ordinerei
Il Carbonaro ha trovato l’argento

 

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